Un vino rosso corposo, intenso e importante ottenuto dalle uve Corvina, Rondinella e Molinara, varietà autoctone Veronesi nato per errore quando un cantiniere si dimenticò di travasare una botte di vino dolce che nel tempo divenne meno dolce e quindi amaro da cui il nome Amarone.
Oggi la tecnica di produzione di questo vino rinomato parte dalla messa a riposo delle uve in cassette di legno nei fruttai, ambienti ventilati dove le uve riposano per alcuni mesi affinché appassendo perdano di peso e si concentrino naturalmente di zuccheri, profumi e colore. Grazie a questo periodo di riposo si ottengono l’inconfondibile concentrazione, piacevolezza e la sua pienezza gustativa che lo consacrano a signore della Valpolicella, un vino apprezzato in tutto il mondo con una quota export che supera il 65% i cui mercati di riferimento sono Usa, Svizzera; Germania e Regno Unito.
Un’altra peculiarità della Valpolicella è la tecnica di ripassare il vino sulle vinacce dell’Amarone che nel 1873 che, all’esposizione universale di Vienna, consacrò un altro vino iconico: il Valpolicella Ripasso DOC.
La tecnica consiste nel far rifermentare (“ripassare”) il vino Valpolicella per 15 giorni sulle vinacce residue di Amarone della Valpolicella DOCG e divenire così Valpolicella Ripasso DOC. Questo contatto tra vinacce e vino favorisce il passaggio di tannini al vino che donano maggiore struttura e longevità a quest’ultimo ma anche una maggiore alcolicità e rotondità rispetto al Valpolicella DOC.